Skip to main content

Approccio cognitivo zooantropologico

Modello di comprensione

Il mio lavoro si basa sull’ approccio cognitivo zooantropologico, che non è un metodo, bensì un modello di comprensione, che cerca di spiegare il comportamento del cane in determinate situazioni e di capire come le conoscenze e competenze dello stesso, lo portino ad agire in quel modo.

Ho studiato presso SIUA (scuola interazione uomo-animale), che forma gli educatori ad interpretare e a considerare la soggettività del cane, come essere vivente speciale ed unico, tenendo conto sia della razza e vocazioni-attitudini della stessa, ma anche di considerare l’ambiente di vita, dove sono presenti gli stimoli, le opportunità e i vincoli di espressione.

Alcuni momenti

Caterina Giardini che addestra i cani giocando
Educazione canina con Caterina Giardini
Cane addestrato in acqua

La soluzione

cane che gioca felice

EMPATIA

fiducia del  cane rappresentato con una cuccia

FIDUCIA

cane e dog wolking

RELAZIONE

Ogni cane è incomparabile, non ne esistono due uguali. La frase che spesso sento dire, da proprietari che hanno perso un quattro zampe e stanno conoscendo il nuovo arrivato, è “ma l’altro non l’ha mai fatto…”, generalmente con perplessità, soprattutto se della stessa razza. Certo, le motivazioni di razza contano, chiaro che un labrador sarà più propenso a conoscere persone e cani rispetto ad un qualsiasi cane pastore, ma ciò non significa che siano tutti uguali e che un comportamento si ripeterà nello stesso modo.

cani jack russel di Caterina Giardini educatore cinofilo bologna
Step e Meggie
i miei due jack russel

Io ho due jack russel, praticamente coetanei: sono uno l’opposto dell’altro.
Per questo bisogna sempre ricordarsi che il cane è fatto anche di emozioni, desideri, di un’anima propria, quindi non è spinto da automatismi, ma messo di fronte a degli scacchi da risolvere, ragiona e trova la sua ricetta solutiva. Più abituiamo il cane a mettersi in gioco, più troverà soluzioni, più andrà in autoefficacia, la sua autostima crescerà, e il suo equilibrio e la consapevolezza del sé saranno forti e solidi.

Il mio lavoro di educatore cinofilo consiste proprio nel cercare di mostrare ai proprietari chi hanno come compagno, per cercare di scardinare luoghi comuni, di mostrare chi è il loro cane.


Detto questo, ci tengo a precisare che non si educa il cucciolo per la relazione, ma si costruisce la relazione per educare il cucciolo.

Cerchi qualcuno che ti aiuti con il tuo cane?

Oppure visitate la sezione Servizi per più info.